Emiliano Sala

“Ragazzi, come va? Sono molto stanco. Sono a bordo di un aereo che sembra cadere a pezzi, sto andando a Cardiff e domani mi allenerò con la mia nuova squadra. Se non avete mie notizie in un’ora e mezza, non so se ci sarà bisogno che mandino qualcuno a cercarmi.
Papà ho paura…”.
Questo il suo ultimo messaggio prima che il velivolo (scadente) a bordo del quale viaggiava, scomparisse dai radar e fosse inghiottito dal Canale della Manica.

Dopo la morte di Emiliano, la famiglia Sala non ha trovato pace. Dopo appena tre mesi, infatti, se n’è andato per un infarto, papà Horacio:
“Non è mai riuscito a superare quello che è accaduto a Emiliano”, ha dichiarato chi era vicino alla famiglia.
Romina, sorella del calciatore, è stata ricoverata d’urgenza in ospedale per un tentativo di suicidio, restando per diverso tempo in coma.
Quattro anni fa ci lasciava Emiliano Sala, attaccante del Nantes in procinto di trasferirsi al Cardiff.
I suoi resti vennero ritrovati diversi giorni dopo il disastro aereo.
Più di un anno fa il tribunale di Cardiff si è espresso, condannando chi aveva organizzato il volo senza richiedere permessi o autorizzazioni.
Inoltre è emerso che il pilota del “Piper Malibu” monomotore, trasportava passeggeri pur avendo una licenza scaduta e che comunque non era commerciale, ne’ lo autorizzava al volo notturno.
Tutte queste negligenze hanno ucciso Emiliano Sala e hanno distrutto una famiglia intera.
Non meritavi una fine così Emiliano… ❤
Calcio Totale-gruppo facebook-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.