Il Napoli 1983-84

PILLOLE DI STORIA AZZURRANAPOLI 1983-84Il Napoli uscito miracolato e pieno di paura dallo scampato pericolo decide di doversi equilibrare tatticamente e risolvere alcuni conflitti. Si favoleggia di Trapattoni e Radice in panchina, di Dossena, Socrates, Falcao e Schachner. La realtà è diversa. Juliano porta a Napoli il tecnico del miracolo Cavese, Pietro Santin. Pesaola, ringraziato e salutato, non la prende benissimo.Via Criscimanni e Citterio, mai pienamente convincenti, e Vinazzani cui pesa forse qualche contrasto di spogliatoio. Arrivano ben due terzini sinistri, Boldini e, Frappampina, poi i fine prestiti Pasquale Casale, ottimo campionato al Pisa, Caffarelli e Di Fusco. Juliano cerca un attaccante ed un centrocampista che possa entusiasmare la piazza. Per il primo il prescelto è Gianni De Rosa. Viene dal Palermo in B. Un buon attaccante di cadetteria. Per il secondo si sceglie Dirceu, una grande stagione nel Verona, nel giro della Selecao ai Mondiali. Un gran colpo, non c’è che dire. Ora però gli stranieri sono tre. Krol che però è infortunato, oppure Diaz che però ha molto deluso, chi farà posto al brasiliano? Si scelse di tenere comunque Krol, nonostante i guai fisici. Diaz, con fatica, viene dirottato in prestito all’Avellino. C’è sicuramente da prendere un libero che possa fungere da alternativa all’Olandese. Santin chiede quello della sua Cavese: Viviano Guida. L’affare salta e Ferlaino approfitta dei suoi buoni rapporti con il Torino per arrivare a un ragazzo di 24 anni, Marco Masi. Viene individuato come il vice Krol. È un acquisto fatto per cautelarsi, ma le cose con Krol si complicano. Una volta aperto il ginocchio, il professor Eugenio Iannelli scopre che non solo di menisco si tratta: c’è da intervenire su una lesione parziale del crociato anteriore. Infine occorrerebbe un altro attaccante. Si prova Serena, pare quasi fatta per Monelli, alla fine si vede che soldi ce ne sono pochi e si resta con Palanca che Santin vuole rilanciare Santin lo ritiene titolare, come Masi, spesso preferito ad uno zoppo Krol. Il Napoli, sempre in bilico, sprofonda a febbraio. A marzo 1984 torna a Napoli Rino Marchesi, allenatore proprio del miracoloso 1980/81. Se ne era andato (all’Inter) con l’accusa di traditore, ritorna per salvare la patria. Al suo primo giorno tiene colloqui individuali con i calciatori per oltre un’ora. Il primo a essere ricevuto è Rudy, l’ultimo è Marco Masi. Un segnale. Ad Ascoli Marchesi comincia da incubo. Subito sotto 0-2. Ma alla fine si pareggia. Krol torna titolare. Il Napoli ottiene una seconda salvezza faticosa vincendo alla penultima contro l’Udinese, grazie alla rete di uno dei giocatori più discussi, tanto da divenire una icona del Napoli da zona salvezza : Angelo Frappampina. Poi il solito rigore di Ferrario. Ci si salva per un punto. Formazione tipo: Castellini, Bruscolotti, Frappampina, Ferrario, Krol, Dal Fiume, Celestini, Casale, Pellegrini, Dirceu, De Rosa.

Esteban Aureliano Buendia

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Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.