La Gazzetta dello sport Il Corriere dello Sport Guerin Sportivo10 ottobre 1982

La Gazzetta dello sport Il Corriere dello Sport Guerin Sportivo10 ottobre 1982

Fu poco prima della partita che si intuì la buriana in arrivo. Una contestazione che cresceva man mano dall’estate nonostante l’acquisto di Diaz.Napoli era dilaniata da tensioni sociali in cui il post terremoto, la disoccupazione e la chiusura dell’Italsider – con suoi operai a sfilare in campo prima dell’incontro – facevano da detonatore. L’addio di Juliano, amatissimo dalla piazza e dimessosi per contrasti con Ferlaino, unitamente alle polemiche sul rinnovo di Marchesi di fatto poi esonerato, avevano inacidito gli animi.Tra i tifosi soprattutto. E generato malumore negli stessi calciatori, in primis fu Krol a manifestarlo.Eppure lo stesso Krol era fiducioso sulla competitività del Napoli e sulla bontà dell’acquisto di Diaz. Le prime uscite stagionali in Coppa Italia furono anche confortanti.Poi un pareggio casalingo ad Udine, una sconfitta a Pisa, una vittoria casalinga contro il Catanzaro ed un cappotto a Torino contro la Juventus.Diaz cominciava a lamentarsi per il suo impiego. A Napoli divenne “el puntero tristo”.Il Napoli non recepiva gli schemi di Giacomini e giocava male, ma veramente male, accompagnata da fischi. La presenza di un dirigente come Juliano, dg di due ottime stagioni precedenti, mancava molto. Il passaggio del turno in Coppa Uefa contro la Dinamo Tbilisi fu una tregua. Fu Diaz ad iniziare polemicamente la settimana lamentando scarsi passaggi dai compagni. Un atteggiamento che non piacque ai compagni e che fece dell’argentino un corpo estraneo per tutta la stagione. Quel 10 ottobre 1982, per la 5a di campionato, arrivava la Roma, 6 punti in quattro partite.Prima della partita un aereo da turismo sorvoló lo stadio. Con uno striscione al seguito. “Ferlaino vattene! Juliano torna! “.La partita si mise anche bene, con Pellegrini a portare in vantaggio gli azzurri già al primo minuto.Poi il Napoli soffrí il ritorno della Roma. Si andó al riposo sull’1-1 grazie al pareggio di Iorio.Nela portava poi in vantaggio i giallorossi nella ripresa ma la gara restava aperta fino al 78′ quando era Chierico a chiuderla per la Roma.Scoppiava quindi una violenta contestazione con il lancio di pietre ottenuta dalla rottura dei travertini in cemento sugli spalti.Una pagina nera nel tifo napoletano che destabilizzó tremendamente la squadra che da quel momento in poi si condannó alla sofferenza, lottando fino all’ultimo per la salvezza pur disponendo di ottime individualità. Sugli altri campi intanto si giocavano a Torino e Firenze le partite più attese. Sergio Brio regalava alla sua Juventus un pesantissimo successo esterno sul campo della Fiorentina. Incidenti e disordini sugli spalti, lanci di sassi in campo cin Marocchino feriti. Deludente pareggio invece tra Torino ed Inter in un incontro che prometteva molto di più.La Sampdoria, con una squillante vittoria sul Catanzaro, teneva il passo dei capitolini, nonostante l’assenza causa infortunio di Trevor Francis. Assieme a loro c’era anche il Verona reduce dalla terza vittoria consecutiva.L’immagine di giornata, però, è la disperazione del cesenate Ruben Buriani dopo aver fallito due calci di rigore nello scontro-salvezza col Genoa che portava a casa la vittoria grazie alla fulminea rete di Antonelli.In B la Lazio vince contro la Cremonese. Nel sottopassaggio aggredito Giordano dai giocatori grigiorossi.

Esteban Aureliano Buendia-la poesia del calcio-gruppo facebook-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.