L’impresa di Valencia e la cinquina di Fonseca.16 settembre 1992

L’impresa di Valencia e la cinquina di Fonseca.16 settembre 1992===Erano passati due anni dalla ultima apparizione in Europa, nella competizione più prestigiosa, la Coppa Campioni.Nella neve di Mosca era finito il Napoli campione, mentre la storia di Maradona a Napoli, quella meravigliosa avventura, si avviava ai titoli di coda. Quel 16 settembre 1992 (sono passati 30 anni..) il Napoli era di scena a Valencia con molti debuttanti in Europa. L’allenatore Ranieri, innanzitutto. Poi il difensore Massimo Tarantino riportato alla base dopo un biennio in prestito, e soprattutto la punta di diamante del calciomercato : Daniel Fonseca prelevato per 15 miliardi dal Cagliari.C’erano altri nuovi acquisti, gente sicuramente più navigata, come Policano (finale Coppa Uefa con il Torino), oppure Pari e Thern, ex finalisti di Coppa Campioni con Sampdoria e Benfica.Uniti a gente come Galli, Ferrara, Francini, Crippa e Careca. Il dopo-Maradona era quello costruito intorno al nuovo Dieci, Gianfranco Zola.Il sorteggio, come tantissime volte, non fu benevolo e dall’urna uscí il Valencia.Beffa del destino. Quando il Napoli vi arrivava, a poche centinaia di chilometri, a Siviglia, si allenava Maradona in attesa che la Fifa spezzasse il suo legame con il Napoli, facendo pressioni su Ferlaino, al fine di recuperarlo per il Mondiale americano per poi buttarlo via come un fazzoletto sporco. Ma questa è una altra storia. Ne riparleró.Torno al 16 settembre 1992.Stadio Luis Casanova di Valencia. Ci sono trentamila aficionados iberici ed una colonia assai rumorosa di tifosi napoletani. Il Valencia, allenato da Hiddink, vecchio bucaniere della panchina, disponeva di ottime individualità come il libero Belodedic, i centrocampisti Leonardo e Roberto, l’attaccante Penev. Il Napoli scese in campo con : Giovanni Galli; Ferrara, Policano; Pari, Tarantino, Corradini; Carbone, Thern, Careca, Zola, Fonseca. Sarà la notte di Daniel Fonseca. Ben cinque le sue marcature per il 5-1 finale con cui il Napoli devastava il Valencia a domicilio. Cinque reti che sono un record. Nessun giocatore di squadre italiane ha segnato cinque reti in una sola partita di Coppa Europea. La prima rete al 20′. Lancio millimetro di Zola, stop a seguire di coscia e tiro imparabile di sinistro per l’1-0. Fonseca avrebbe potuto raddoppiare subito dopo ma si attardó a tirare, ignorando Careca liberissimo in area. Il pareggio di Roberto arrivó su solito errore della difesa, tanto che Ranieri, intimorito, provvide a richiamare Careca per inserire Francini.La forzata sostituzione di Angelo Carbone con Crippa (a destra, in una posizione non congeniale al giocatore) facevano destare preoccupazione. Nel secondo tempo il Valencia si gettó inavanti esponendosi ai micidiali contropiedi azzurri. Anche perché lo spagnolo Quique pensó bene di farsi espellere per una gomitata a Policano.La malaccorta tattica del Valencia favorí l’impresa memorabile del Napoli. Al 60′, su lancio in avanti di Corradini, Fonseca scattó sul filo del fuorigioco, bruciando tutti e trafiggendo Sempere con un preciso diagonale. Era il 2-1. Dopo pochi minuti ancora Fonseca segnava il terzo gol buttandola in rete a porta vuota su assist di Policano dalla linea di fondo. Nel finale altri due gol in 3′.All’87’ ancora un lancio in avanti (di Francini) diventava un micidiale assist per Fonseca che in fotocopia andó a segnare ancora presentandosi tutto solo davanti al portiere spagnolo. All’ultimo minuto di gioco, l’uruguagio andava via in velocità, superava un difensore, sterzava ad evitare il portiere e la depositava nella porta sguarnita. Apoteosi. Il suo quinto gol per il 5-1 finale del Napoli contro un avversario che incuteva timore. Il Valencia ricorderà a lungo Fonseca dato che segnerà anche la rete dell’1-0 al ritorno al San Paolo. Sei reti su sei. Un incubo. E fu così che quella cinquina incredibile di Fonseca, quel giorno di trenta anni fa, entró nella memoria collettiva di noi tifosi del Napoli, mettendo in un angolo una stagione di molte ombre e poche luci, anticamera di un Napoli che avrebbe presentato difficoltà finanziarie per un decennio.

Esteban Aureliano Buendia

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.