Marco Lucchini

In quel turbinio di voci, colori, stadi ed emozioni, tu sicuramente rappresentavi la sbrietà e la pacatezza. Un timbro solenne, una dizione senza inflessioni, un intercalare rapido, consapevole che i ritmi imposti dal capo Paolo Valenti erano serrati. Completi perlopiù in grigio, a far pendant col brizzolato dei capelli. E poi la duttilità data dal commentare dalle sedi lombarde, che tanto davano alla serie A di quei tempi: poche volte a San Siro per le milanesi perchè c’era Vasino; tanta Bergamo con il cognome del vichingo Stromberg da perfezionare ogni settimana; qualche capatina a Como con Dirceu e Corneliusson, e poi, parafrasando una hit di De Gregori, Cremona coi suoi italiani. I tuoi viaggi sono stati anche i nostri miraggi domenicali delle sei. Fa buon viaggio, Marco Lucchini.

Marco Murri

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.