Nevio Scala

“Sono nato figlio di agricoltori. Mio papà aveva in affitto un’azienda agricola, che poi abbiamo potuto acquistare ed allargare grazie al calcio.
È un lavoro e insieme una passione, che mi dà tante soddisfazioni, anche se oggi fare l’agricoltore e vivere di agricoltura non è facile.
Io sono stato fortunato perché grazie al calcio ho avuto le risorse per andare avanti, ma con l’agricoltura non si diventa ricchi e per chi oggi vuole iniziare da zero è davvero dura.
Sono sempre stato legato alla mia terra. Appena potevo, un giretto sul mio trattore lo facevo volentieri, come lo faccio adesso. E da allenatore mi serviva come valvola di sfogo per lo stress che il calcio ti fa accumulare durante la settimana.

Non chiamatemi maestro, io non mi sono mai sentito tale.
Ai miei tempi ho avuto tanti colleghi che si sono riempiti la bocca in modo da diventare star nel mondo del calcio senza essere umanamente di grande valore. Io ho sempre preferito non vendere fumo, non ho enfatizzato i successi e non mi sono preoccupato troppo delle sconfitte.
Ho lavorato molto, studiato e imparato dagli allenatori che ho avuto quando giocavo, ma non ho mai copiato nessuno.
Nostalgia del calcio? Ogni tanto ci penso, ma sono soddisfatto della mia vita attuale.
Non sono come altri allenatori che senza panchina diventano matti.
La mia mente è sempre stata alla mia campagna, ai miei cani, al mio trattore, alle mie passioni originarie e ora che posso godermele a tempo pieno, sono felice.
Il calcio è stato il mio lavoro e mi ha permesso di raggiungere i miei obiettivi, ma la mia vita è la terra”.
Buon compleanno Nevio Scala… ❤️
Fonte: il fatto quotidiano.

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.