Tino Asprilla

“Guardo il calcio, ma non mi diverte. Tutti passaggi laterali, pochi dribbling. E poi quegli allenatori che sembrano scalmanati davanti alle panchine e urlano ai giocatori che cosa devono fare…
Avessero provato con me, li avrei sistemati io!
Gli avrei risposto: “Tu fai l’allenatore e siediti in panchina. A calcio ci gioco io e so come si fa.
Il protagonismo degli allenatori mi dà proprio fastidio, sembra che abbiano inventato il calcio e magari non sanno nemmeno stoppare un pallone.

E non sto esagerando.
Ma vi rendete conto che oggi, per avere un’inquadratura in televisione, ci sono gli assistenti che mostrano ai giocatori che devono entrare in campo come si devono muovere, che cosa devono fare, chi devono marcare?
Siamo impazziti?
Credete che i giocatori non sappiano quello che devono fare? Lasciateli liberi, fateli divertire e vedrete che ci divertiremo tutti molto di più.
Osimhen paragonato a me? Non esiste.
Vi ricordo che io ho giocato in Serie A quando c’erano Van Basten, Gullit, Baresi, Maldini, Del Piero, Roberto Baggio… Devo andare avanti?
Io, per fare gol, dovevo superare gente come Baresi, Maldini, Cannavaro, Costacurta, Vierchowod. E qualche volta me li sono pure bevuti.
Adesso chi sono i difensori? Contro chi gioca Osimhen?
Non esiste paragone tra il calcio di oggi e quello in cui ho giocato io”.
[Faustino Asprilla]
Fonte: alfredopedullà. com

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.