Walter Samuel

“Io sarò sempre del parere che quando un attaccante ti vuole umiliare con dribbling, veroniche e slalom, devi fargli sentire lo spessore dei tacchetti sullo stinco.
Il calcio d’oggi è cambiato tanto, c’è meno rispetto da parte dei giovani verso i più “anziani” e poi sono presuntuosi.
Già negli ultimi anni della mia carriera avevo notato questo cambiamento, ad esempio noi avevamo in squadra Balotelli.
Ricordo che durante gli allenamenti appena lo sfioravi cadeva a terra come se gli avessero sparato.
Questo atteggiamento infastidiva tutti, ed un giorno gli dissi: “Mario, sei giovane e le stronzate le facciamo tutti. Ma ti rendi conto che puoi diventare uno dei numeri uno?”

Lui mi rispose: “Walter, io sono giovane e non ho bisogno di ricevere consigli da te, tu sei quasi arrivato al capolinea”.
In quel momento, volevo mangiarmelo, fargli una ramanzina, ma capii che era fiato sprecato. Non ha cervello.
Non esiste un fallo alla Samuel. È stata più un’invenzione dei giornalisti. Diciamo che a me piaceva ‘marcare il territorio’. Magari quando con gli anni ho perso rapidità, sono andato lungo qualche volta ma non sono mai entrato per far male all’avversario.
Il calcio di oggi è un po’ diverso perché in area quasi sempre si marca a zona. Io preferivo a uomo perché volevo sentire il contatto.
Poi ovviamente tutto dipende dai giocatori che hai a disposizione.
Ho avuto la fortuna di giocare ed affrontare campioni straordinari come Messi, Batistuta, Ronaldo, Ibrahimovic e tanti altri.
C’è una cosa che mi ha dato molto fastidio nel corso della carriera: ho visto giocatori molto meno forti di loro avere poca umiltà.”
Un vero muro al centro della difesa.
Buon compleanno “The Wall” Walter Samuel… ❤️
Fonte: Gazzetta dello Sport

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.