Adrian Mutu

“Alla Juve stavo spesso in camera con Adrian Mutu in albergo e in ritiro, e non mi capitava spesso di annoiarmi.
Era uno a cui piaceva divertirsi. Quante storie aveva da raccontare! Io me ne stavo lì sdraiato sul letto della nostra stanza d’albergo e ridevo e ridevo. Era assolutamente pazzesco.
Nel periodo al Chelsea era un continuo far festa.
Sei sere su sette usciva.
Ma, ovviamente, alla lunga non poteva durare: fu beccato positivo alla cocaina e il Chelsea lo mise alla porta.
Ma adesso era di nuovo pulito e tranquillo e potevamo ridere di tutta quella follia. Come potrete capire, io non avevo molto da dire su quel fronte: che cos’era, al confronto, essersi addormentati una volta nella vasca da bagno?”

[Zlatan Ibrahimovic – Io, Ibra]
“Quando cominci ad esagerare fuori, in campo il fisico non regge. Sbagliare è normale, fa parte della vita, però, quando sei un personaggio pubblico è più facile che la gente ti punti il dito contro.
La cocaina? Era facile sbagliare: ero molto famoso, a Londra andavo dappertutto e mi trattavano da re. Sono stato ingenuo, sono stato un pollo.
Ho fatto tante scelte sbagliate nella mia carriera e se potessi tornare indietro, le cambierei.
Ma forse queste cattive scelte mi hanno reso quello che sono oggi.
Nessuna piazza, nemmeno nel mio Paese, mi ha amato come Firenze. Il mio inchino dopo un gol? Era solo per la Fiesole, era solo per la Fiorentina”.
Una carriera vissuta tra alti e bassi, tra gol (248), assist, lampi di classe incredibili e momenti deprecabili, squalifiche e multe milionarie.
Un giocatore di cui era tremendamente facile innamorarsi.
Buon compleanno Adrian Mutu! ❤

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.