“Ricordando il grande Gianluca Vialli e ricordando quanto abbia ispirato e segnato la mia generazione negli anni 80/90, mi sono raffiorati subito ricordi indelebili di tutti i calciatori che emulavamo ai giardinetti.Facevi la rovesciata di Gianluca Vialli.
Facevi il tacco di Roberto Mancini.
Tiravi le punizioni alla Roberto Baggio.
Tiravi il rigore alla Beppe Signori senza rincorsa, che era difficile.
Perché il calzettone alla Veron non te lo mettevi al polpaccio?
Perché da 30 metri non provavi la punizione alla Koeman?
Perché il colpo di reni alla Taffarel non lo facevi?
Perché alle partitelle quando c’era uno in sospetto fuorigioco non alzavi il braccio alla Franco Baresi?
Perché non te l’alzavi il colletto alla Eric Cantona?
Perché ad un certo punto la scarpata alla Pietrone Vierchowod non la davi?
Ma il testa a testa alla Pasquale Bruno non lo facevi?
Ma un ceffone dai tuoi genitori quando gli hai chiesto di andare a fare i capelli alla Taribo West non ve lo siete presi?
Ma voi l’esultanza con la capriola la facevate alla Faustino Asprilla o alla Tomas Skurhavy?
E potrei fare altri 50 esempi… bei tempi i nostri.”
Alessandro “Alino” Diamanti ci catapulta, di prepotenza, nel mondo del passato e della nostalgia.
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