Ciao leggenda: il Mondo piange la morte di Pelè

Piange il mondo del calcio: Pelé non ce l’ha fatta, dopo diversi giorni in gravi condizioni è venuto a mancare. O Rei aveva 82 anni e a darne notizia è stata la figlia con un post su Instagram con una brevissima dedica: “Tutto ciò che siamo è grazie a te. Ti amiamo infinitamente Riposa in pace”.

Le gesta del calciatore brasiliano nato a Tres Coraçoes il 23 ottobre 1940 saranno ricordate per sempre e, decenni dopo il suo ritiro, nessuno è ancora in grado di affermare chi sia stato il migliore in assoluto tra lui e Diego Armando Maradona. La sua carriera parla chiaro: una vita intera al Santos (11 titoli nazionali e 5 internazionali) con una breve coda di due anni ai New York Cosmos nel campionato statunitense, ma soprattutto la storia scritta con la maglia del Brasile. Con la Seleçao Pelé ha siglato 77 reti in 92 partite, ma soprattutto ha vinto tre Mondiali, di cui due da protagonista. Nel primo in Svezia, nel 1958, il mondo si innamorò di lui a nemmeno diciott’anni: 5 gol tra la semifinale con la Francia e la finale contro i padroni di casa, più uno squillo ai danni del Galles nei quarti. Poi il bis quattro anni dopo in Cile, giocato soltanto nella fase iniziale e visto da fuori per gli altri match a causa di un infortunio. Infine il terzo – nessuno ne ha vinti più di lui – nel 1970 in Messico: un centro nella finale contro l’Italia e altre tre perle nel percorso della competizione. La Fifa gli riconosce di essere il miglior marcatore di sempre, ma le stime non sono univoche: si va dagli oltre 1200 a un minimo di 757, con partite a livello giovanile e match non ufficiali che fanno oscillare il dato. Al di là dei numeri, il capolavoro contro la Svezia nel 1958 – stop di petto, sombrero al difensore e gol al volo – rimane un inno di puro talento.

Fonte: gazzetta.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.