Gabriel Batistuta

“Il calcio per me è stata soprattutto una grande, enorme responsabilità.
Dal momento in cui sono diventato professionista, ogni volta che entravo in campo o all’allenamento sapevo che c’era gente che pagava per andare a vedere uno spettacolo del quale io ero uno degli attori. Non ho mai pensato che il calcio fosse una storia solo tra me e il pallone.
Per me c’è stato sempre il pubblico.
Era mio dovere dare il massimo, cercare di sconfiggere l’avversario, non fare mai il minimo sindacale.
Le mie caviglie hanno risentito anche di questa concezione del calcio. E della vita. E del prossimo tuo.

Se dovessi spiegare cos’è il calcio ad un bambino come glielo racconterei?
Io ho avuto quel problema con i miei figli. Perché quando si parlava di calcio, io ne parlavo seriamente. Come una professione.
Quando ad un bambino di dodici, tredici anni tu dici che, per giocare al calcio, può andare a ballare ma non sempre, può uscire la sera ma non sempre, può mangiare, ma non i dolci, quella creatura ad un certo punto ti dice: “Basta faccio un’altra cosa”.
Però a un bambino devi dire sempre la verità.
Il calcio, a un certo punto, non è più un gioco.
Forse gli direi “Gioca a pallone ma stai attento a tutto quello che esiste intorno a te ”.
A me è servito.
Non volevo che i miei figli mi vivessero come mito. Io sono normale. A casa mia non vedi una foto da calciatore, niente. Non vedi un trofeo, niente.
Forse un giorno mi mancherà.
Io ho tenuto la famiglia fuori dal mito, da quello che i tifosi pensano di me.
Io sono un’altra cosa. Uno normale.
I miei figli quello che sanno lo hanno scoperto da soli. Forse ho sbagliato a non tenere le magliette della mia vita.
Magari se fossi andato via dalla Fiorentina avrei vinto due o tre scudetti da qualche parte, in Inghilterra o in Spagna. Ma sto bene così. Cammino. Ho una bella storia da raccontare. E tanti amici, ovunque”.
354 gol in carriera tra club e nazionale.
Con 152 reti è il miglior marcatore della Fiorentina in Serie A.
Buon compleanno al “Re Leone” Gabriel Omar Batistuta. ❤
Fonte: Corriere dello Sport

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.