LOZANO

“Dopo la Coppa del Mondo del 2018 è accadduta una cosa incredibile.
Un giorno, ho ricevuto una telefonata da un allenatore numero uno italiano.
“Hola, Chucky? Sono Carlo Ancelotti”.
Quando ho sentito il suo nome, sono quasi impazzito.
Ancelotti aveva lavorato come opinionista per Televisa in Messico durante la Coppa del Mondo e aveva visto il mio gol. Voleva che io andassi a giocare per lui al Napoli.
Durante la stagione 2018-19, ho ricevuto telefonate da lui ogni settimana. Quando mi sono infortunato, mi chiedeva: “Come va il ginocchio? Come procede il recupero?”
Una persona che si comportava in questo modo, quando mi ha chiesto di andare al Napoli, come potevo dirgli di no?
Si lo so, conoscete già Ancelotti. È un grande allenatore, ma vi posso garantire che è ancora migliore come persona.
Ricordo che la mia prima sera in Italia portò me e la mia famiglia a cena con tutta la sua famiglia. E intendo tutta la sua famiglia: portò anche i suoi nipoti. Questo fu molto importante per me, perché credo che a volte la gente non si renda conto di quanto sia difficile cambiare Paese come calciatore.
Soprattutto per i latinoamericani, perché la cultura europea è così diversa e sei così lontano dalla famiglia.
Ma Ancelotti sapeva come farti sentire a casa tua.
Quell’umanità mi è rimasta impressa.”
[Hirving Lozano]
Fonte: Players Tribune

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi risiede. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.